"Yo soy contento de esperar que ría el alba, aunque yo llore lo que ella tardare en venir"
Don Quixote de la Mancha

mercoledì 19 agosto 2009

My Son

7 gennaio
Partendo da Hoi An, si può andare in escursione al sito archeologico di My Son e ne vale la pena... malgrado i turisti!!

Hoi An

6 e 7 gennaio
In realtà il nostro viaggio verso Hoi An è cominciato il 5, ma in Vietnam ogni tappa è un'avventura. Questa volta però tutto va per il meglio, sull'autobus de Quy Nhon a Danang, due simpatici ragazzi vietnamiti ci avvertono che arriveremo troppo tardi per ripartire subito per Hoi An e che dovremo fermarci a dormire. Sono talmente gentili che ci consigliano dove scendere: prendiamo un taxi insieme fino all'hotel e passiamo la serata insieme. A parte la pioggia e un sacco di ristoranti chiusi, la serata è proprio piacevole! Peccato che dovremo salutarli subito questi due nuovi amici!
La mattina dopo arriviamo a Hoi An e ci ritroviamo nella folla dei turisti! Per la prima volta, facciamo un po' fatica a trovare una stanza, ci accontentiamo di una senza finestre perché abbiamo troppa voglia di andare a fare un giro... Hoi An merita veramente tutti i turisti che la visitano!!
Sicuramente la strada principale che termina sul ponte giapponese è la più caracteristica, ma è anche troppo piena di australiani per i nostri gusti!
Noi non esistiamo ad allontanarci un po' dal centro e scopriamo una delle più belle pagode che abbiamo visto finora e un ristorante eccellente che costa meno di niente.

Quy Nhon

4 e 5 gennaio
... dopo un viaggio a dir poco burrascoso, un brusco risveglio ci aspetta!! Il nostro autobus arriva a destinazione nel bel mezzo della notte. Noi che pensavamo che saremmo arrivati a Quy Nhon solamente in mattinata!! Ed eccoci scaraventati con i nostri zaini in mezzo alla strada e sotto la pioggia!!!!!
Naturalmente siamo subito circiondati da "taxisti", dei ragazzi in scooter che conoscono solo due o tre parole in inglese, e ci chiedono almeno 50 volte al minuto "motorbike?".
Dopo esserci resi conto che raggiungere il villaggio a piedi sarebbe un po' troppo lungo, soprattutto di notte e sotto la pioggia, scegliamo un hotel sulla guida e facciamo vedere il nome ai nostri taxisti in scooter. Qualche minuto per negoziare e poi si parte! ma arrivati all'hotel, troviamo tutto chiuso come era prevedibile! Per fortuna i nostri autisti si preoccupano di non lasciarci sotto la pioggia e decidono di chiamare l'hotel e svegliare il proprietario per noi... avranno meritato una bella mancia e ne sembrano decisamente contenti!
Dopo il meritato riposo, abbiamo due giorni per scoprire questo incantevole villaggio di pescatori. Le foto parlano da sole: spiaggia, barche colorate, bici, un sito archeologico...


Ma non è solo il paesaggio che ci affascina, è soprattutto l'accoglienza! Qui non si vedono molti turisti e la gente è curiosa, sorridente e tanto gentile! Peccato che non troviamo molta gente che possa parlare inglese, ma incontriamo un vecchietto che si ricorda ancora il francese, dai tempi della colonizzazione!